Il nome non è certo invitante, “crash diet”, una dieta da schianto. E di certo i suoi effetti sono radicali, come dimostra uno studio dell’Università di Oxford realizzato su 21 soggetti obesi.
I ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica per verificare la distribuzione del grasso a livello addominale, epatico e cardiaco nei volontari che hanno seguito per 8 settimane la dieta, che prevede uno scarsissimo introito calorico pari a 600/800 calorie.
Com’era lecito attendersi, la riduzione della massa grassa è stata evidente. Il grasso totale, quello viscerale e quello epatico erano calati rispettivamente del 6, dell’11 e del 42%. Migliorata anche la risposta all’insulina e i livelli di colesterolo, trigliceridi, zuccheri e pressione sanguigna.
Tuttavia, il grasso si trova anche in posti dai quali è preferibile non eliminarlo, come l’area attorno al cuore. Qui il grasso svolge ...
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