La crisi fa brutti scherzi. Costretti a tirare la cinghia dove possibile, molte persone si rivolgono a parrucchieri ed estetisti cinesi, che offrono prezzi molto più contenuti rispetto alla media.
Tuttavia, ad esserne compromessa è la qualità dei trattamenti. È crescente la preoccupazione dei dermatologi per i rischi anche gravi cui si può andare incontro per colpa di tinte ai capelli di dubbia provenienza, ma anche a causa di smalti troppo aggressivi o attrezzi non adeguatamente sterilizzati.
A lanciare l’allarme è il Dott. Fabio Rinaldi, presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation – e docente alla Sorbona di Parigi. “Saranno tre o quattro mesi – mette in guardia il dermatologo - che stiamo assistendo a un incremento esponenziale di pazienti che vengono da noi in studio non tanto dopo aver fatto un banale taglio di capelli dai cinesi, bensì qualche trattamento con ...
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